martedì 24 aprile 2018

FOOTBALL MANAGER TOUCH

Venerdì 13 aprile è stato un giorno tutt’altro che nefasto per i possessori di Nintendo Switch: in tale data, infatti, è stato reso disponibile in versione digitale Football Manager Touch. Gli appassionati di calcio conoscono sicuramente il titolo di Sports Interactive, da sempre punto di riferimento per gli allenatori virtuali. Il titolo di Sega ha sempre toccato livelli di eccellenza in fatto di gameplay e realismo; sarà andata così anche per questa edizione Switch? Scopriamolo.



Il gioco ci mette di fronte alle rose attuali di una miriade di squadre selezionabili tra i campionati di tutto il mondo. Naturalmente, potremo inserire nella nostra scelta un numero variabile di leghe che si disputeranno in contemporanea, tenendo ovviamente presente che maggiore sarà il numero di tornei da simulare, più lunghi saranno i tempi di caricamento. Una volta fatte le scelte di base (nome e aspetto fisico dell’allenatore che impersoneremo, scelta della squadra da gestire, e così via) saremo di fronte ad una interfaccia che fa della chiarezza la sua caratteristica più importante. Il gioco di Sega non si smentisce, con un “tavolo di lavoro” dove tutto è a portata di mano, con un utilizzo dei Joycon azzeccato, per richiamare sottomenu o azioni particolari.




Si punta molto sul realismo, con una attenzione ad evitare avvenimenti o notizie di calciomercato fuori dal mondo: a parte Marco Giampaolo diventato ct della nazionale (con tutto il rispetto per il bravo allenatore della Sampdoria) non ho mai notato movimenti fantascientifici. Come prevedibile, oltre alle notizie che di volta in volta ci informeranno sui risultati delle altre gare, o sui problemi di infermeria della nostra squadra, è presente una sezione social molto carina dove tifosi e non commenteranno il campionato in corso; non ha sicuramente una grande importanza a livello di gameplay, ma resta comunque una aggiunta simpatica.




Il calciomercato è realizzato molto bene, e spesso dovremo penare per far firmare un particolare giocatore; non è sufficiente infatti coprire di soldi la sua società e lui stesso, entreranno infatti in gioco molti fattori, come le promesse che saremo o meno in grado di mantenere (sul suo utilizzo continuativo in formazione, per esempio) o l’ambiente che troverà una volta approdato nel nostro team. In particolare io ho tentato in tutti i modi di acquistare Stefano Sorrentino del Chievo, ma le lunghe trattative hanno infine portato a un nulla di fatto. Il momento della partita è galvanizzante: Football Manager ha da tempo rinunciato alla rappresentazione di un campo di gioco con pallini a rappresentare il match: la grafica invece ci restituisce, per i momenti chiave, i giocatori in campo con una ottima realizzazione e impegnati in azioni fluide e verosimili. Il tutto accompagnato dai suggerimenti dell’allenatore in seconda, sempre molto utili. Per verificare la non casualità dei risultati in game, ho sperimentato le formazioni più assurde nel corso del mio primo campionato, e con piacere ho notato che ogni nostra azione ha un suo riscontro nell’immediato, dandoci quindi la sensazione di essere noi gli artefici delle nostre vittorie come delle sconfitte (e la débâcle contro il Napoli, che mi ha annientato 10 a 1, ne è l’esempio). La possibilità di controllare i menù semplicemente tramite il touchscreen di Switch è poi un valore aggiunto, rendendo ancora più immediata la gestione di Football Manager.


In breve, il titolo di Sports Interactive potrebbe diventare una killer application per Nintendo Switch. Se si eccettuano infatti due episodi del modesto Premier Manager usciti su Gameboy Advance, è dai tempi del Nintendo 64 che non si aveva la possibilità di allenare su una console Nintendo. Il fatto che poi questo sia anche un titolo così importante e ben realizzato, e che lo si possa giocare ovunque, spazza via anche le ultime, eventuali perplessità riguardanti Switch.

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