martedì 17 ottobre 2017

GRAN TURISMO SPORT


C’era una volta Playstation. La prima, quella grigia, che ormai più di due decenni fa cominciò, insieme alle console rivali del periodo, a macinare i primi poligoni tra lo stupore di tutti i videogiocatori, increduli di fronte a tanta potenza. La fortuna di Playstation fu avere una mole incredibile di giochi, che coprivano agilmente ogni genere, al fine di poter abbracciare completamente i gusti di tutti i fruitori di videogames.


ALLA PORTATA DI TUTTI
Come è logico che sia, per ogni genere esistevano (come tuttora, peraltro) i titoli top, quelli in grado di spazzare via senza alcun problema la concorrenza, e allo stesso tempo capaci di attirare anche coloro che, magari, in passato non si erano mai avvicinati ad un particolare tipo di gioco. Nel mondo dei giochi di guida, che all’epoca vedeva già moltissimi titoli, arrivò nel lontano 1997 Gran Turismo, che ridefinì il genere con una cura maniacale e una profondità che non si erano mai viste prime. Per la prima volta, protagoniste di un titolo del genere diventavano a tutti gli effetti le auto stesse, curate in ogni minimo dettaglio, in una sorta di vero e proprio museo dell’automobilismo. Gran Turismo si vantava di essere The Real Driving Simulator, e se da un lato questo poteva essere considerato vero, soprattutto visto l’impegno richiesto per proseguire nel gioco (a partire dalle patenti da conquistare con una guida perfetta, e che spesso ci sfuggivano per qualche decimo di secondo), dall’altro ha sempre cozzato con l’assenza dei danni alle vetture, richiesti nelle interazioni successive da un sempre più vasto pubblico. Le varie versioni successive, uscite a cadenza più o meno regolare, non hanno fatto che affinare le caratteristiche del titolo di Polyphony Digital, ma non hanno innovato tanto quanto il primo,  indimenticabile capitolo. A distanza di ormai 20 anni da esso, però, è finalmente arrivato Gran Turismo Sport, più volte posticipato, a cui spetta il compito di tornare a stupirci come in passato.



GT Sport basa molta della sua essenza sull’esperienza online, come la maggior parte dei titoli del momento. Questo senza però tralasciare una componente offline variegata e soddisfacente.
A partire dall’accademia, che va ancora una volta ad insegnarci le basi per un buon stile di guida, anche se questa volta si è tentato di trovare la giusta via di mezzo tra la ricerca del realismo al volante da perseguire con forza, e un approccio più arcade e dunque “easy” che possa permettere a chiunque di divertirsi senza eccessive frustrazioni. “Driving is for everyone” , si premura di dirci il gioco durante lo spettacolare filmato d’apertura, ed in effetti all’interno di GT Sport è davvero così, i settaggi che ci vengono messi a disposizione riguardano non solo il lato tecnico (a partire dall’esposizione per arrivare all’utilizzo o meno della modalità HDR), ma anche il quantitativo di supporto che vogliamo o non vogliamo all’interno delle gare, al fine di creare una esperienza il più possibile vicina alle nostre esigenze e capacità. Questa è una caratteristica davvero importante, perché permette di plasmare a nostro piacimento l’esperienza di gioco. Esperienza che oggi più che mai è una dichiarazione d’amore al mondo automobilistico, con le tantissime vetture che ci vengono via via messe a disposizione e visionabili da ogni angolazione possibile, con una novità: il Photo Mode.

SELFIE A QUATTRO RUOTE
La nuova modalità “Panorami” ci permette infatti di scattare foto alle auto di nostra preferenza, ma lo fa non durante una gara, bensì all’interno di paesaggi reali che ci vengono messi a disposizione. Un lavoro maniacale è stato realizzato per inserire all’interno di GT Sport i luoghi più belli e famosi delle località di tutto il mondo. Fotografare la nostra auto presso la Galleria degli Uffizi a Firenze è già una esperienza incredibile, poterlo fare decidendo ogni dettaglio all’interno dello scatto, ci fa capire come questa modalità rivesta una certa importanza in GT Sport. Potremo decidere il formato della foto, se piazzare l’auto sullo sfondo o in primo piano, l’angolo di sterzata delle ruote anteriori, se accendere o meno i fari, se avere o meno il pilota all’interno, e così via. Una volta creata la nostra composizione, come se stessimo usando una vera e propria macchina fotografica abbiamo inoltre la possibilità di regolare per esempio l’esposizione, o inserire qualche effetto particolare. Ci piacciono le foto antiche? Ecco a disposizione l’effetto seppia. Vogliamo una sola parte della foto a colori, per esempio l’auto, e il resto in bianco e nero? Anche questo è facilmente realizzabile. Partendo da Venezia, arrivando a Tokyo e passando da Berlino, Parigi, Roma, e una moltitudine di altre location una più bella e dettagliata dell’altra, vi ritroverete a passare tantissimo tempo a scattare foto. 



Ma GT Sport è soprattutto guida, con le modalità Campagna a cui abbiamo già accennato e quelle Arcade e Sport, con la prima che ci dà la possibilità di disputare la gara che desideriamo e come la desideriamo, con la scelta totale su tracciati, auto e orario, e la seconda che di fatto è la carriera, il fulcro del gioco. In ogni modalità colpisce l’aspetto tecnico: certo, ormai è difficile meravigliarsi come succedeva anni fa di fronte a un titolo di questo calibro, ma la realizzazione è davvero di altissimo livello, gli effetti di luce, i tracciati stessi sono quanto di più simile alla realtà ci si possa aspettare oggi, delude in parte quindi scoprire che, invece, i difetti storici della serie sono rimasti. Mi riferisco principalmente ai danni alle vetture che continuano ad essere assenti, come alle auto che, anche in seguito a scontri piuttosto violenti, si limitano a rimbalzare facendoci solo perdere qualche secondo. Torna dunque l’abitudine ad “appoggiarsi” alle altre vetture per uscire bene e alla giusta velocità da una curva, come già in passato. Un plauso a Polyphony dunque per la mole di contenuti inseriti, ma una tiratina d’orecchie per una mancanza che ormai è diventata incomprensibile. Dal punto di vista del gameplay, della guida dunque, tutto resta praticamente invariato rispetto ai titoli precedenti. Da questo punto di vista, ci si aspettava qualcosa di più. GT Sport sfrutta inoltre al meglio le caratteristiche di PS4 Pro, con la grafica che risulta quindi ulteriormente pompata, e presenta anche una modalità VR, che sorprende per realismo e coinvolgimento: da provare assolutamente se siete possessori del visore, anche se purtroppo in questo caso avrete la possibilità di gareggiare solo contro un’altra vettura.



GT Sport in definitiva convince, anche se saremmo davvero lieti se si trovasse finalmente il coraggio di osare di più. Non chiediamo niente di meglio che non riuscire a terminare una gara, perché l’automobile ha subito troppi danni… o no? Pensate che belle foto potremmo scattare in Repubblica Ceca, con l’auto ridotta a un rottame!

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