Nelle pagine 82 e 83 del libro Video game education. Studi e percorsi di formazione (2012, Edizioni Unicopli), si fa riferimento a un saggio del 2006 dello studioso di media, comunicazione ed educazione David Buckingham.
Il saggio, che riporta il titolo Fare analisi di videogiochi, indica sette aree di attenzione che un insegnante dovrebbe far prestare ai suoi allievi nel momento in cui prova a condurre un'attività di scomposizione dei video game:
1 - il genere di videogioco;
2 - la storia che vi viene raccontata e i suoi personaggi;
3 - lo spazio in cui il gioco è ambientato;
4 - le dinamiche di gioco, ovvero il modo in cui il giocatore agisce all'interno del gioco stesso;
5 - l'interazione on e offline che il giocatore mette in atto con gli altri giocatori e la "conversazione sociale" che il videogioco favorisce attorno a sé;
6 - il riferimento del video game ad altri prodotti che, in termini crossmediali, gli sono vicini (per es., il video gioco del Signore degli anelli alla trilogia cinematografica omonima e al libro che li ha ispirati);
7 - il rapporto tra il prodotto videoludico e il mondo industriale che l'ha progettato, confezionato e distribuito.
Secondo la mia esperienza, si tratta di punti fondamentali che non indirizzano solo il lavoro che dovrebbe svolgere un media educator, ma anche un critico di videogiochi.
Li riporto come memento personale.
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