giovedì 23 maggio 2019

Steamworld Quest: Metallo da favola!

Ormai da tempo l'universo di Steamworld si muove senza seguire un preciso binario, spaziando senza timore tra i vari generi videoludici e senza mostrare la benché minima incertezza. Sebbene il tentare approcci diversi al gameplay possa apparentemente e verosimilmente esporre a rischi di sorta (e all’ottenimento di un titolo magari non all’altezza), con Steamworld - almeno sino a questo momento - ciò non è mai successo. Il motivo è presto detto: si è sempre trattato di giochi di alta qualità, dove sia il lato tecnico che quello della più pura giocabilità sono sempre stati di ottimo livello. 
Abbiamo avuto modo di provare a fondo l’ultimo capitolo della serie, e grande è stata la sorpresa di trovarci di fronte ad un card game.


Già, perché Steamworld Quest è sì un gioco di ruolo, con tutte le componenti che lo contraddistinguono, ma basato su mazzi di carte e le meccaniche che ne conseguono.
Innanzitutto è da specificare che, a meno di non essere puntualmente smentiti da annunci successivi, in ambito console trattasi di esclusiva Switch: un bel colpo per l'ibrida di Nintendo, che si aggiudica l'ennesimo titolo di grande risonanza. 
Il Team Image & Form torna dunque a riproporre le ambientazioni di Steamworld, ma trasportandole e mutandole in un gioco dalla struttura completamente differente dai precedenti titoli, riuscendo al contempo a mantenere una continuità di sorta: un gioco di prestigio non da poco, che non in molti sarebbero stati in grado di compiere.
Preparatevi quindi a controllare ancora una volta personaggi chiaramente metallici (anche nei suoni emessi) in un mondo fantasy che vi conquisterà dopo pochi minuti. All’interno di Steamworld Quest controlleremo principalmente tre eroi "wannabe" (ma il cast è ben più ampio, non allarmatevi) capeggiati da Armilly (o forse no, ma a me è risultata la più simpatica del trio, quindi l’ho eletta a capo), con il prezioso aiuto di Copernica, la quale è specializzata in magie, e Galleo, probabilmente l’eroe o aspirante tale più pigro della storia dei videogiochi. Un terzetto del genere non avrebbe probabilmente speranze in un gioco di ruolo di stampo tradizionale, ma in questo Steamworld Quest se la cava alla grande, strappando più di un sorriso e riuscendo a mantenere alto l’interesse lungo l’arco di tutta l’avventura, non lunghissima, ma di durata tutto sommato adeguata a una console portatile-casalinga come Switch.


Gioco di carte, dicevamo: in che maniera questo si sposa con un gioco di ruolo? In breve, ogni volta che si verifica un combattimento, ci vengono proposte alcune carte, ognuna con le sue caratteristiche, tra le quali sceglierne tre per portare avanti la nostra offensiva. Se poi dovessimo riuscire a pescarne nel mazzo random tre dello stesso tipo, ne verrà aggiunta una quarta per un attacco supplementare. In definitiva, vi assicuro che è più difficile spiegare le meccaniche di gioco che metterle in atto. D’altra parte, si viene assistiti nelle prime fasi da un tutorial molto chiaro che farà sì che padroneggiare gli attacchi diventi subito una cosa naturale ed efficace. E galvanizzante: andando avanti nel gioco si riusciranno ad effettuare combinazioni che daranno grandi soddisfazioni. Non mancano, ovviamente, pozioni e power-up (soprattutto nell’equipaggiamento) che miglioreranno le caratteristiche dei nostri aspiranti eroi. 


Tecnicamente, trovo che Steamworld Quest sia un piccolo capolavoro: certo, non siamo davanti a niente che ci lasci a bocca aperta, ma lo stile grafico - volutamente e vagamente dark - lascia un senso di stupore nel corso di tutta l’avventura, le ambientazioni risultano sempre interessanti e i brani musicali all’interno del titolo, pur senza far gridare al miracolo, risultano il giusto accompagnamento e sarebbero comunque gradevoli anche (eventualmente) estrapolati dal gioco. In definitiva, a noi il titolo è piaciuto e non vediamo alcun motivo per non provarlo, se siete possessori di Nintendo Switch.

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