giovedì 30 marzo 2017

DARKNET

Altre suggestioni da cyberspazi in VR



Dopo William Gibson, tra le rappresentazioni visuali del cyberspazio la realtà virtuale è quella che rende più concreto un immaginario letterario che negli anni '80 poteva solo essere descritto, e appunto, immaginato.
Darknet, sviluppato individualmente da E McNeill e portato su PlayStation VR dalla canadese Archiact, è un puzzle solving a tempo che prende gli elementi contraddistintivi di questo immaginario per ludicizzare uno spazio di azione nella suggestione della sua atmosfera oscura ed estraniante.
La formula di gioco si basa sulla conquista di una rete di nodi che fruttano risorse. Scegliere uno dei nodi, e inoculare un virus in uno dei programmi antivirus che proteggono il core dello stesso, passa attraverso l'acquisto progressivo dei virus stessi, che aumentano le possibilità di contrastare i sistemi anti.intrusione che si attivano in prossimità. I virus sono considerati degli upgrade permanenti in ogni specifico livello. Aumentarne il possesso aiuta a conquistare più nodi.

Più risorse si guadagnano e si investono nell'acquisto di software più potenti, più diventa possibile penetrare firewall, frantumare gli ICE e propagare I virus alla conquista di nodi limitrofi
Tutti i livelli presentano un tempo limite che si attiva al primo tentativo di intrusione. Portato a termine un livello - che corrisponde ad un contratto privato - si rientra in un hub dove è possibile leggere le info e il background storico di gioco, acquistare alcuni upgrade permanenti e gestire le minime opzioni di sistema presenti.
Esiste inoltre una interfaccia nella quale inserire alcuni segreti scoperti durante il gioco stesso. Da questo punto di vista Darknet contiene diversi segreti non espliciti che ne aumentano l’appeal ludico.

Darknet è una esperienza strategica caratterizzata da un ritmo calmo, basata sulla progressiva conquista grazie agli upgrade disponibili. In accordo con l'immaginario cyberpunk fatto di multinazionali alla ricerca spietata di profitto, il successo rappresentato dagli hacker si basa su di una concezione anch'essa capitalista, dove maggiori risorse comportano più possibilità di portare a termine i contratti nel tempo limite.
L'aumento della propria percentuale di skill dopo ogni sfida abilita livelli con risorse e difficoltà maggiori, anche se la generosità dei potenziamenti disponibili sembra semplificare di molto l'hacking e la sfida proposta, piuttosto che problematizzarla.

La longevità di gioco è comunque garantita dalla sfida lanciata dall'alta quantità di risorse richieste per accedere alle reti più avanzate, che rilasciano ricompense molto sostanziose.

La prospettiva ludica di Darknet gioca con la complicità che è possibile stabilire con l'immaginario che sa evocare. Entrare in Realtà Virtuale nella rappresentazione metaforica dei computer e della rete data dal cyberspazio è una sensazione squisitamente rimessa a chi - leggendo in primis William Gibson - ha immaginato come potesse essere lo sperimentare sensorialmente tale rappresentazione. Da questo punto di vista c'è da dire che Darknet ne riduce comunque la spettacolarità, piegata in questo caso su dinamiche ludiche riflessive e su di un ritmo appunto lento e strategico.
Dopo Oculus Rift, Darknet è una esperienza unica anche nella ludoteca di PlayStation VR.
Per gli appassionati di cyberpunk, un acquisto molto raccomandato.


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